Il mito

George Orson Welles (Kenosha, 6 maggio 1915 – Hollywood, 10 ottobre 1985)

Orson Welles conquistò il successo all’età di ventitré anni per aver condotto la trasmissione radiofonica “La guerra dei Mondi”. Il programma, magistralmente diretto ed interpretato dal giovane attore-regista, scatenò il panico nella stragrande maggioranza dei cittadini americani, convinti di essere oggetto dell’attacco di forze extraterrestri. Grazie a questo straordinario debutto Welles ottenne un contratto con la potente casa di produzione cinematografica Rko che prevedeva la realizzazione di tre lungometraggi, senza vincoli creativi o di budget. Nonostante questa storica clausola, la collaborazione con la Rko ebbe degli sviluppi imprevdibili. Welles riuscì a realizzare soltanto “Quarto Potere, il suo più grande successo, considerato ancora oggi, da molti critici, il miglior lungometraggio della storia del cinema. Dopo la realizzazione del proprio capolavoro, Welles incontrò gravi difficoltà produttive che non gli consentirono di dirigere altri film in Hollywood. Da allora finanziò le proprie opere attraverso i proventi percepiti per apparizioni in film diretti da colleghi più o meno di talento. Grazie a questa sorta di autofinanziamento, Welles riuscì a produrre e dirigere alcuni progetti quali Othello, Macheth, L’infernale Quinlan, Il processo e F come falso. Durante la sua carriera Welles vinse un Oscar per Quarto potere -miglior sceneggiatura originale- . Nel 1971 l’Academy of Motion Picture Art and Sciences gli conferì un premio onorario “per la superlativa capacità artistica e la versatilità dimostrata nella creazione di opere cinematografiche”. Nel medesimo anno lavorò con Claude Chabrol in “Dieci incredibili giorni”, trasposizione europea di un noto giallo di Ellery Queen. Dotato di robusta costituzione sin dalla nascita, Welles raggiunse un certo grado di obesità negli ultimi anni di vita, anche a causa dell’insorgere di alcune patologie. In questo periodo comparve in numerose campagne pubblicitarie di vini, hot dog e altri prodotti alimentari, grazie alla propria fama di buongustaio. Morì per un attacco cardiaco nell’amata/odiata Hollywood il 10 ottobre 1985. È sepolto in Spagna, nella fattoria dove trascorse qualche mese durante i suoi primi vagabondaggi giovanili. Nel 2002 è stato votato dal British Film Institute come il più grande regista di tutti i tempi.